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L’impiego di eternit a Roma

L’impiego più massiccio dell’Eternit a Roma e in tutto il centro Italia riguarda sicuramente il settore dell’edilizia

L’Eternit è il marchio di un materiale in fibrocemento usato dall’omonima ditta austriaca sin dall’anno del suo brevetto, il 1912.

Il primo ricorso all’amianto a livello industriale è da far risalire alla fine del XIX secolo, da quegli anni l’estrazione e l’impiego crebbero sensibilmente. Questa tendenza è stata rallentata solo negli anni ’70 dopo i primi scandali inerenti agli effetti nocivi sulla salute.

cassone in eternit
Cassone in Eternit

In Italia i tipi di amianto più sfruttati sono stati il crisolito, l’amosite e la crocidolite.

Un 25% della produzione è da attribuirsi alle frizioni cioè amianto in matrice friabile, che noi non trattiamo (l’amianto veniva impastato con resine sintetiche per ottenere i ferodi usati per frizioni e freni). Il restante 75% si riferisce all’uso di cemento-amianto in matrice compatta, l’Eternit appunto.

Le buone caratteristiche di questo materiale, come la resistenza al fuoco e al calore, la stabilità agli agenti biologici  e chimici e la persistenza all’usura e all’abrasione furono tra le varie motivazioni che spinsero privati e autorità pubbliche a scegliere l’amianto come fibra da usare nelle costruzioni civili ed industriali.

Per esempio nei primi anni del 1900 la metropolitana di Parigi fu ristrutturata con l’uso massiccio di amianto, addirittura per i freni delle carrozze. La stessa sorte toccò alla metropolitana di Londra e al transatlantico americano Queen Mary.

L’amianto non trovò largo seguito solo nella produzione di pezzi industriali (guarnizioni, corde, nastri, guaine, frizioni e filtri) ma fu usato anche per produrre accessori e prodotti di uso quotidiano. Le fibre di amianto furono sfruttate per ottenere tessuti ignifughi, e addirittura per creare bende e garze da usare in ospedale.

Dopo la prima guerra mondiale l’uso dell’Eternit superò i confini delle sue proprietà e fu usato in modo improprio, anche dove non ce ne era bisogno. Si usò l’amianto per fabbricare giocattoli, per produrre i filtri del vino o del borotalco, di amianto erano anche le fioriere e le sedie da spiaggia (famosa la sedia in Eternit di Willy Guhl).

L’Eternit finì per essere usato nella produzione di ogni oggetto d’uso quotidiano dai phon ai forni, dai teli da stiro agli elettrodomestici. Anche se dal 1994 questo materiale fu bandito dal commercio, il patrimonio italiano, specialmente nelle zone dell’edilizia popolare del centro Italia, ne conserva ancora una notevole porzione.

Uso di Eternit negli edifici a Roma

Sicuramente il maggior uso di Eternit nelle costruzioni a Roma è avvenuto intorno agli anni 1965-1983. Numerosi furono i materiali e i manufatti contenenti Eternit installati in edifici in muratura e prefabbricati. Sia negli edifici civili che negli edifici industriali fu molto usato l’Eternit per la costruzione di tetti, pareti e soffitti, cassoni, canne fumarie e impianti elettrici etc.

Una grande differenziazione va fatta tra la natura del materiale: se FRIABILE O COMPATTO. La nostra azienda è iscritta all’albo dei gestori ambientale per la categoria di smaltimento 10A, settore che si riferisce solo all’eternit in matrice compatta. Per effettuare lo smaltimento dei materiali contenenti amianto friabile occorre essere iscritti alla categoria 10B. Di seguito una tabella riassuntiva.

Categoria 10: bonifica dei beni contenenti amianto Categoria 10A: attività di bonifica di beni contenenti amianto effettuata sui seguenti materiali: materiali edili contenenti amianto legato in matrici cementizie o resinoidi.
Categoria 10B: attività di bonifica di beni contenenti amianto effettuata sui seguenti materiali: materiali d’attrito, materiali isolanti (pannelli, coppelle, carte e cartoni, tessili, materiali spruzzati, stucchi, smalti, bitumi, colle, guarnizioni, altri materiali isolanti), contenitori a pressione, apparecchiature fuori uso, altri materiali incoerenti contenenti amianto.

 

Manufatti in matrice friabile:

 

Controsoffitti e Coibentazioni in Eternit

Controsoffitti e coibentazioni nei sottotetti sono state installati negli edifici a scopo protettivo/isolante o antincendio. Sono stati usati pannelli in fibrocemento piano, lane o feltri di amianto.

In alcuni edifici sono stati usati intonaci contenenti amianto applicati a spruzzo o a cazzuola a scopo termoisolante o antincendio.

Pareti e Pannelli divisori in Eternit a Roma

Anche nella produzione di pareti divisorie o di pannelli sono state usate le proprietà dell’Eternit. Strutture metalliche rivestite per ottenere pareti fonoassorbenti o termoisolanti.

Tamponature e pennellature in miscele di amianto con altri leganti organici o inorganici, come il silicato di alluminio o il carbonato di calcio.

Pavimentazioni in Eternit a Roma

Pavimenti in vinilamianto sono andati in voga negli anni ’70 e sono stati installati in strutture pubbliche come ospedali e scuole ma anche in uffici e fabbriche.

Da non confondere con il linoleum, un prodotto realizzato dopo il 1973 ecologico e biodegradabile al 97%, le lastre in amianto sono molto grandi e spesso verdi o blu e contengono una percentuale variabile di amianto crisolito (dal 3% al 30%).

Manufatti in matrice compatta:

 

Coperture in Eternit a Roma

Le coperture in Eternit sono molto famose, chi non riconoscerebbe un tetto in Eternit? In Italia sono state largamente usate le coperture in fibro cemento, rappresentate da tegole ondulate, lastre o pianelle. Pensate che il 90% dell’amianto usato in Italia è stato usato per le coperture degli edifici civili ed industriali.

Tetti, sottotetti e solai possono rappresentare un pericolo costante specialmente se degradati. Il rilascio di fibre volatili d’amianto nell’ambiente o addirittura di fibre pesanti (fibrille o placchette) può essere notevole.

Cassoni e Serbatoi per l’acqua in Eternit

L’Eternit è stato usato per immagazzinare gli scarichi fognari ma anche per conservare le acque bianche e piovane. Anche se non ci sono stati casi di contaminazione per ingestione di acqua potabile ancora oggi esistono cassoni e serbatoi per l’acqua in cemento-eternit.

Anche le tubazioni per l’acqua in Eternit sono state largamente usate nell’edilizia.

Canne Fumarie e Tubazioni in Eternit

I camini e le canne fumarie furono realizzate in Eternit per la forte tenuta alle alte temperature, come anche le caldaie e i serbatoi.

Tubazioni di scarico per liquidi e solidi, fumi di combustione e condotte di aerazione anch’esse rivestite di fibro-cemento.

Per valutare i rischi derivanti da resti di Eternit nella città di Roma e provincia richiedeteci gratuitamente un’analisi preliminare dei rischi.

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SOPRALLUOGO DI UN TEAM AFFIDABILE
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