Vai al contenuto

tetti in amianto normativa

L’amianto e l’eternit, che ne è un derivato, sono prodotti estremamente pericolosi e cancerogeni. In passato amianto ed eternit sono stati ampiamente utilizzati, soprattutto in ediliza, perchè materiali resistenti e poco costosi. Fra il 1992 e il 1994 ne sono stati quindi gradualmente vietati la produzione e l’uso. Molti edifici costruiti prima degli anni ’90 possono ancora contenere questi prodotti estremamente cancerogeni, di cui è altamente consigliata la rimozione.

Cosa dice la normativa sull’amianto?

Finchè rimane allo stato solido l’amianto è innocuo, ma diventa pericoloso quando comincia a polverizzarsi o sfogliarsi. L’elemento dannoso è infatti la polvere che, se respirata, può causare tumori alle vie respiratorie e ad altri organi. Questi due elementi sono considerati quindi rifiuti pericolosi per la salute e per l’ambiente e chi deve smaltirne anche piccole quantità non può far ricorso al fai da te. Rivolgersi ad una struttura certificata che ne assicuri il corretto trattamento e smaltimento non è solo un obbligo di legge, ma anche un modo per tutelare la propria salute.

Le aziende specializzate nel trattamento di rifiuti speciali, come eternit.roma.it, sono attrezzate per prelevare il pericoloso materiale e metterlo in sicurezza, in modo che non rilasci più polveri e fibre. Questo avviene, grazie a speciali tute, nel totale rispetto della salute degli operatori. Questi ultimi sono quindi dotati di appositi dispositivi per il prelievo e il trasporto di eternit ed amianto, che in quanto rifiuti pericolosi devono subire uno speciale trattamento per essere smaltiti.

La necessità è quello di renderli inerti ed impedire loro di inquinare ulteriormente l’ambiente. Castaldi srl ed Eternit Roma garantiscono inoltre la bonifica dell’ambiente dagli agenti cancerogeni e il monitoraggio di tutta l’area a rischio.

Chi ha l’obbligo della rimozione amianto?

Eternit Roma si occupa del prelievo, del trasporto e dello smaltimento dell’eternit e dell’amianto nella capitale e in tutta la Provincia di Roma.  I servizi dell’azienda comprendono anche la gestione di tutta la burocrazia relativa allo smaltimento dei rifiuti pericolosi. L’incarico di rimozione dell’eternit e dell’amianto comincia con un sopralluogo per valutare i rischi e la quantità di materiale che deve essere smaltito. La rimozione di tutto il materiale nocivo può richiedere lo smontaggio di tetti e coperture o di intere strutture, che vengono quindi messe in sicurezza in appositi contenitori.

Il materiale viene quindi trasportato in discarica e qui smaltito con particolari tecniche che assicurano il rispetto dell’ambiente e della salute di tutto il personale coinvolto. Avere in casa o in azienda elementi estremamente cancerogeni come amianto ed eternit è un azzardo e la loro rimozione è altamente consigliata. Contattando Castaldi srl è possibile richiedere una visita di sopralluogo a cui seguirà un preventivo gratuito e senza impegno.

In caso di dubbi sulla presenza di amianto è possibile contattare l’azienda anche per richiedere un’analisi preliminare dei rischi, in modo da decidere se provvedere allo smantellamento delle eventuali strutture in amianto.

Qual’è la normativa in vigore relativa alla presenza di eternit sui luoghi di lavoro?

Secondo la legge il datore di lavoro è responsabile della presenza di amianto e altri materiali pericolosi o cancerogeni. La presenza di amianto è regolata dal Testo Unico in tema di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, ovvero il Decreto Legislativo n. 81 del 2008. Sempre al datore del lavoro spetta la valutazione del rischio relativo alla presenza di amianto e le conseguenti azioni da intraprendere.

Lo smaltimento dell’amianto deve essere affidato ad un’impresa specializzata in rifiuti speciali e dotata di tutte le certificazioni necessarie. Quest’ultima e il datore di lavoro provvederanno a stendere un piano di lavoro dettagliato con indicati procedure, attrezzature e personale impiegato nella bonifica. Si tratta di un documento molto importante, che dovrà essere depositato 30 giorni prima dell’inizio dei lavori. Molte imprese specializzate nello smaltimento di rifiuti pericolosi, come Castaldi srl ed Eternit Roma, sono in grado di fornire tutta la consulenza necessaria per il disbrigo di tutta la burocrazia relativa al trattamento e allo smaltimento di amianto, eternit ed altri materiali pericolosi per l’uomo e per l’ambiente.

L’amianto è uno dei materiali più pericolosi utilizzato nell’edilizia negli anni passati. Esso che nel periodo del cosiddetto boom economico era nel suo massimo splendore, deve adesso essere adesso rimosso, trasportato in maniera sicura e infine distrutto presso strutture appositamente attrezzate.

Tetti in eternit: perché erano cosi diffusi?

L’amianto o asbesto fu scoperto all’inizio del secolo scorso, la tecnologia legata ai processi produttivi fece si che potesse essere trasformato in lastre il cui uso era altamente flessibile e poco costoso, tale materiale era conosciuto come Eternit.

Il basso costo di produzione e il fatto che l’amianto potesse essere trasformato nelle più disparate forme, ha fatto si che la sua diffusione fosse capillare. Il materiale fino alla sua messa al bando era utilizzato per svariati usi soprattutto in edilizia, di solito infatti l’Eternit veniva impiegato come coperture dei tetti, come rivestimento interno di pareti e pavimenti, come cisterne di acqua potabile o di altri liquidi.

Particolare successo lo hanno avuto le tettoie in eternit, riconoscibili ancora oggi per famose onduline in lamiera che spesso ricoprono magazzini o edifici ad uso industriale.

L’Eternit in virtù della sua pericolosità fu messo al bando agli inizi degli anni 90 con un apposita legge statale, la norma non solo prevedeva il divieto di utilizzo nelle costruzioni future ma imponeva altresì l’obbligo della rimozione, con la contestuale bonifica dei siti interessati.

Quale è la pericolosità di un tetto in amianto? 

Studi negli anni hanno certificato la pericolosità del materiale. Esso infatti con il passare degli anni soprattutto a causa degli agenti atmosferici veniva assoggettato a una forma di sfaldamento, le crepature sulla superficie contribuivano a liberare nell’aria le fibre che se respirate erano responsabili di alcune malattie debilitanti a volte anche mortali, come ad esempio il carcinoma polmonare. Per la pericolosità acclarata l’amianto deve essere eliminato da tutte le strutture, siano esse residenziali o industriali.

Come avviene la rimozione dei tetti in amianto?

Una volta scoperto un tetto o tettoia in amianto deve essere immediatamente tenuto sotto controllo. Di fatto il materiale dovrebbe essere immediatamente coperto con dei teloni speciali, successivamente rimosso e trasportato presso discariche autorizzate in cui viene distrutto completamente. Tutti i processi fin dalla scoperta alla distruzione devono essere messe in pratica da personale specializzato, quest’ultimo deve utilizzare dispositivi di protezione individuali, anche il trasporto deve essere effettuato con veicoli speciali, essi stante la presenza di chiusure speciali non permettono la liberazione nell’aria di fibre di Eternit.

I processi di trasporto e bonifica devono essere attentamente monitorati, durante l loro effettuazione devono essere redatte alcune documentazioni specifiche, non ultimo il formulario di trasporto (conosciuto anche come FIR). La mancata ottemperanza delle norme che regolano lo smaltimento, o ancor peggio la scelta di effettuare lo smaltimento al di fuori dei canali autorizzati porta a delle pesanti conseguenze soprattutto sotto il punto di vista penale. 

Chi si occupa delle coperture in Eternit a Roma?

L’insita pericolosità dell’amianto nonché il divieto di operare la rimozione e lo smaltimento in autonomia, porta l’utenza sia essa pubblica o privata che scopre nei propri edifici Eternit, a dover per forza di cose individuare una ditta specializzata. Nella capitale d’Italia da molti anni in tale contesto è attiva la Castaldi srl.

L’impresa che può essere contattata tramite la pagina contatti, si occupa di tutte le fasi dello smaltimento, fasi che contemplano anche le eventuali autorizzazioni tendenti ad ottenere il permesso per la movimentazione del materiale. Il personale dell’impresa, che opera in tutta la regione, è formato professionalmente, esso interverrà avendo cura di evitare al minimo il contatto con l’Eternit, tutte le fasi verranno inoltre messe in opera con la massima cautela possibile.

L’impresa iscritta all’albo gestori ambientale, nelle categorie 10A e 5F, non ha problemi a effettuare un’analisi preventiva dei rischi, successivamente a questa verrà effettuato un piano d’intervento con la conseguente redazione di un esaustivo preventivo di spesa, da quest’ultimo di evincerà la grande convenienza economica proposta dall’impresa, anche rispetto ad altri competitor della zona.

Email
Chiama